Gdf di Roma scopre giri di fatture false per quasi 249 milioni

In Cronaca & Attualità, Roma Est da Roma Est Magazine Commenti

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Nei primi quattro mesi dell’anno, sono stati oltre un centinaio i casi di frode fiscale individuati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma in tutta la provincia, intendendo le situazioni di possibile violazione di obblighi tributari che risultano rilevanti non solo sotto il profilo amministrativo, ma anche penale, in ragione di condotte artificiose e complesse volte ad evadere l’I.V.A. e le imposte sui redditi. In tale ambito, particolare rilievo assumono le frodi cd. “carosello” all’IVA comunitaria, attraverso l’interposizione soltanto formale di soggetti giuridici (ccdd. “missing trader” ovvero società “cartiere”) negli acquisti da paesi dell’Unione Europea e di San Marino, al fine di far assumere a costoro l’integrale debito d’imposta facendo maturare all’effettivo acquirente un consistente credito d’IVA, di cui chiedere il rimborso all’Erario ovvero da poter compensare con una situazione debitoria d’imposta. Sono 105 i soggetti denunciati all’autorità giudiziaria, mentre ammonta a quasi 249 milioni l’importo delle fatture per operazioni inesistenti scoperto dalle Fiamme Gialle, per lo più riferito alle frodi “carosello”. In particolare sono venticinque e trentasette i contesti scoperti a Roma e provincia, relativi rispettivamente all’emissione ed all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

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