Il Comune di Roma e' stato condannato dal Tribunale di Roma per condotta discriminatoria dovuta alla presenza di barriere architettoniche che impediscono l'accesso ai mezzi di trasporto pubblico. La denuncia era partita dall'associazione Luca Coscioni per conto di Gustavo Fraticelli, co-presidente dell'associazione. "Devo assolutamente ammettere che si tratta di una sentenza giusta" ha commentato il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
L'associazione Luca Coscioni, in una nota, spiega che Fraticelli, ''come altri disabili, per muoversi in citta' ha bisogno di un deambulatore o della carrozzella'' e ''trova una serie di barriere che di fatto impediscono la sua autonomia''.
In particolare la seconda sezione civile del Tribunale di Roma ha ordinato nella sentenza ''al Comune di Roma, in persona del sindaco pro-tempore, la realizzazione entro 12 mesi, di un piano per la messa a norma dei marciapiedi corrispondenti alle fermate di Via Cernaia, passeggiata di Ripetta, Piazza Fiume, via Veneto, via dei Cerchi''. Il Tribunale ha inoltre condannato il Comune a risarcire il danno non patrimoniale (5.000 euro) cagionato a Gustavo Fraticelli. Infine il Tribunale ha ordinato la pubblicazione della sentenza sulle pagine romane de 'Il Messaggero' a spese del Comune di Roma.
''E' tempo di riappropriarsi dei propri diritti – ha detto l'avvocato Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni – la decisione del Tribunale di Roma che condanna il municipio capitolino per condotta discriminatoria contro disabile sara' un precedente importante, perche' ogni disabile potra' chiedere che sia rispettato il suo diritto alla libera circolazione a vivere senza barriere architettoniche''. ''In ogni Comune potremo denunciare queste condotte discriminatorie – conclude – Parte dunque da Roma, in tutta Italia, una campagna di affermazione dei diritti delle persone con disabilita'''.
Condividi