Furti d’arte, da Rubens a Guido Reni. Recuperate opere per 7,5 milioni di euro

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Trentasette dipinti di epoca compresa tra il XIII e il XIX secolo, per un valore complessivo di 7,5 milioni di euro. Questi i beni artistici recuperati dai carabinieri del Reparto Operativo Tutela Patrimonio culturale di Roma. A presentarli il Tenente Colonnello Raffaele Mancino, comandante del Reparto Operativo TPC e la dottoressa Rossella Vodret, Soprintendente Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma. I dipinti sono stati rubati a un privato, a Roma, nel 1971, e sono stati rintracciati grazie alla verifica, da parte dei carabinieri, della liceità di alcune opere d'arte riprodotte nel catalogo di una case d'aste che le avrebbe "battute" a febbraio. Successivamente a questa verifica e' stata rintracciata la 50enne di Roma, M.F., che aveva proposto la vendita all'asta, che ora è stata denunciata a piede libero per ricettazione. 5 dei quadri originariamente rubati – il bottino del furto era di 42 dipinti – non sono stati ritrovati. 
"Raramente si recupera una tale quantita' di opere cosi' artisticamente importanti – ha detto Vodret – la mia prima impressione e' che una buona meta' di questi dipinti siano capolavori assolutamente da studiare, per quanto gli artisti autori di ogni opera siano da verificare; tra questi Paolo Caliari, Nicolas Poussin e Pietro Paolo Rubens. Spiccano per rilevanza una tempera su tavola di Taddeo Gaddi, raffigurante la Crocifissione, un 'San Giovanni Evangelista' di Lucas Van Leyden e un olio su tela di Guido Reni raffigurante Giuditta e Oloferne".

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