Settimana decisiva quella che inizia oggi per la discarica di Corcolle e per il destino di numerosi cittadini e delle meraviglie artistiche della zona. Giovedì 8 marzo è stata infatti convocata la Conferenza dei Servizi relativa allo scellerato progetto. Tutte le varie componenti si preparano. E se Gallotti promette battaglia, anche i comitati non stanno – non lo sono mai stati – con le mani in mano. Il Comitato Uniti Contro le Discariche ha inviato una lettera aperta – ma non solo: è stata anche indetta una nuova manifestazione per il 10 marzo davanti a Montecitorio – al presidente della Provincia Nicola Zingaretti, agli assessori di Palazzo Valentini “di area tiburtina” Ezio Paluzzi e Marco Vincenzi, e all’intero consiglio provinciale. Una lettera per chiedere il no della Provincia al progetto.
“Ci preme ricordare in questa sede – scrive il Comitato – solo il fattore escludente più eclatante che sta provocando scalpore a livello italiano e mondiale. La Villa di Adriano si trova a pochissima distanza dal sito identificato, i resti imponenti, visitabili solo su richiesta trovandosi in proprietà privata, del palazzo imperiale della moglie di Adriano, distano a circa un chilometro dalla cava che dovrebbe ricevere milioni di metri cubi di rifiuti che comunque trattati sarebbero puzzolenti ed in breve offrirebbero immagini di degrado devastante una volta lasciati agli effetti degli agenti atmosferici e della fauna selvatica”. A godere – si fa per dire, naturalmente – di tutto questo, oltre ai cittadini, saranno i circa 300 mila turisti che ogni anno vengono a visitare uno dei siti inseriti nel Patrimonio dell’Unesco. Proprio il posto giusto per una discarica, non c’è che dire. Talmente giusto che con tutta probabilità sarà proprio l’Unesco ad attivare lo stato di attenzione su Villa Adriana, nella prossima riunione annuale che si terrà a San Pietroburgo a fine giugno. “Un’onta per la Città di Tivoli, per la Provincia di Roma, per la regione Lazio, per l’Italia, che sta provocando enorme scalpore a livello internazionale. Non è possibile offendere così la memoria del grande imperatore al quale l’Accademica di Francia Marguerite Yourcenar fa dire: mi sento il custode della bellezza!”. Suona tutto molto ironico. Pochi mesi fa Zingaretti ha tenuto tra le mani e presentato ufficialmente il libro “Agro Romano antico”. Nella prefazione il presidente della Provincia definisce “il panorama unico al mondo segnato dagli acquedotti romani, dai borghi medievali, dalle ville patrizie e dai templi antichi che si nascondono nelle pieghe della metropoli romana, è parte di questa sfida”. Una meraviglia inondata di rifiuti. Non proprio quello che il libro racconta Il no della Provincia alla discarica dovrebbe essere scontato. E quasi obbligato.
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