Dalla Val d’Aosta a Tivoli: la storia dei volontari Anpas di Saint Cristophe

In Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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E’ un’altra storia di solidarietà che ci piace raccontare durante questi giorni in cui siamo intrisi di freddo. Storie che scaldano il cuore, e confermano come il volontariato sia vivo e vitale. E come non importa la temperatura o la strada, se hai qualcuno da aiutare. La storia parte da Saint Christophe, dove è stata aperta la Sala Operativa Regionale di Protezione Civile ANPAS Valle d'Aosta (SOR). Quattro operatori volontari a presidiarlo, la prima allerta meteo in codice verde che arriva lunedì 6 febbraio. “L'arrivo, dichiarato dai sistemi meteorologici, di altre perturbazioni che porteranno intense nevicate sul territorio nazionale ha innalzato  – spiegano dalla sala operativa valdostana – il livello di allerta da verde a giallo alle 21.25 del 08 febbraio 2012. Alle 00.22 del 9 febbraio 2012, a meno di 3 ore di distanza dal pre-allarme, è arrivato dalla Sala Operativa Nazionale Anpas di Firenze il codice rosso, il massimo codice di urgenza che prevede la partenza immediata dei contingenti allertati”. Dopo poco più di un’ora, la partenza: all’una e mezza di notte del 9 febbraio 7 volontari di Protezione Civile Anpas Valle d'Aosta, a bordo di un furgone a trazione integrale, è partito per Tivoli (Rm) dove andrà in appoggio alla Sala Operativa Anpas della Provincia di Roma. Una volta giunti a destinazione i volontari verranno indirizzati dai colleghi laziali sui territori più colpiti dalle perturbazioni. In effetti c’è solo l’imbarazzo della scelta. E' possibile seguire il lavoro della squadra valdostana tramite il sito internet della Federazione Regionale delle Organizzazioni di Volontariato del Soccorso della Valle d'Aosta (www.volontaridelsoccorsovda.it) oppure dalla pagina Facebook “Sala Operativa PC Anpas VdA” (la pagina è libera ed è possibile la consultazione anche a tutti coloro che non sono iscritti).

Un storia di solidarietà. Una storia di scelte: stare con le mani in mano o partire e rendersi utili, e soprattutto saper essere utili. Scelte che scaldano il cuore, e danno l’impressione che non tutto il buono che ancora esiste, ancora, ha ceduto il passo all’egoismo.

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