“Ancora oggi, sfogliando la stampa locale, apprendo di una “faida” interna al Pdl, consumata tra il sindaco e il capogruppo di quel partito Marco Bertucci ; la questione sulla quale dibattono e si dividono non è di poco conto, interessa la vita della città e dei suoi abitanti, è un punto programmatico del mandato del sindaco che adesso il principale esponente della sua maggioranza sembra disconoscere – dichiara Emanuele Di Silvio – Capogruppo IDV – sto parlando dell’impianto di Tmb progettato dal consorzio Colari di Manlio Cerroni, destinato ad un’area dell’Inviolata che lambisce l’attuale discarica più grande del Lazio dopo Malagrotta”. “Non mi diverte girare il coltello nella piaga, ma dal momento che sono il solo a farlo, mosso da legittime posizioni politiche – continua il Consigliere – chiedo, a nome dei cittadini che sono stato chiamato a rappresentare, che il sindaco in primo luogo, faccia chiarezza sulla presunta guerra, almeno così ne leggo, che si starebbe consumando tra lui e Bertucci su questa vicenda. Mi chiedo perché le opposizioni, ad eccezione del Pd che ha condiviso con me una mozione della prima ora sul fatto, non senta la necessità di chiedere lumi, che siano distratte da altro?”. “L’ho detto, lo ripeto, l’Italia dei Valori è contro l’impianto all’Inviolata, la posizione del sindaco è altra, non si capisce quale sia quella di Bertucci, egli prima favorisce il Tmb appoggiando una politica regionale sua diretta emanazione (con l’assessore Pietro Di Paolo sono più che solidali), successivamente sponsorizza convintamente la posizione del Pdl locale che dà pieno sostegno al sindaco nell’andare avanti con il progetto, anche se si contraddice in aula quando non vota la delibera di riduzione della portata dell’impianto approvata invece dal resto della maggioranza, un comportamento schizzofrenico che trova la massima espressione nelle ultime sue dichiarazioni “non voglio più il Tmb””. “Credo che per coerenza e chiarezza verso i cittadini su un tema così delicato il capogruppo del Pdl debba circostanziare, senza ambigui tentennamenti, da che parte sta, in caso contrario, ciò che lascerà in eredità di questa sua esperienza – conclude il Consigliere Di Silvio – sarà solo una lunga scia di bla, bla, bla mediatici, insomma tutto fumo e niente arrosto”.
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