Trent'anni di reclusione per l'accusa di omicidio volontario l'ha richiesta il pubblico ministero Gabriella Fazzi per Angelo Stazzi accusato di avere ucciso una collega, Maria Teresa Dell'Unto nel 2011 con la quale aveva anche un rapporto affettivo. La sorte dell'imputato che viene processato dalla terza Corte d'Assise di Roma si conoscera' il 22 dicembre prossimo quando la Corte si ritirera' in camera di consiglio per la sentenza. Il delitto come si e' detto risale al marzo 2001 e secondo la ricostruzione fatta in istruttoria avvenne al termine di una lite tra Stazzi e la Dell'Unto che al collega in diverse occasioni aveva presentato danaro mai restituito. Contro Stazzi che e' difeso dagli avvocati Cristiano Conte e Cristiano Pazienti e' in corso un altro procedimento che lo vede indagato perche' sospettato di aver ucciso 7 anziani (5 uomini e 2 donne) tra il gennaio e l'ottobre del 2009 quando prestava servizio nella casa di riposo Villa Alex, di Sant'Angelo Romano. Secondo l'accusa avrebbe somministrato alle persone a lui affidate di eta' tra gli 86 e i 99 anni "sostanze medicinali insidiose con premeditazione e abuso di prestazione d'opera" proprio per accelerarne il decesso.
Stazzi fini' in carcere nell'ottobre del 2009 e confesso' le sue responsabilita' sostenendo comunque che non era sua intenzione uccidere la Dell'Unto essendo avvenuto un incidente. La donna durante una lite avrebbe perso l'equilibrio urtando violentemente con la testa sullo spigolo del camino di casa.
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