La Festa dell’Albero come spunto per una più ampia riflessione sul territorio di Guidonia. Lo fa il Circolo Legambiente parlando appunto di polmone verde. E di come sia messo a dura prova. “Osservando i nostri confini comunali, viene subito all’occhio la quasi totale assenza di patrimonio boschivo, <<garanzia di un habitat equilibrato>>, e non possiamo far altro che sottolineare ancora una volta – spiegano gli ambientalisti – lo scandaloso connubio tra l’unico parco all’interno del nostro comune, il Parco dell’Inviolata, e la presenza, al suo interno, della seconda discarica del Lazio, dopo quella romana di Malagrotta, la cui capacità di conferimento come è ben noto è ormai esaurita; la discarica dell’Inviolata, appunto. Sappiamo che la situazione ambientale del nostro territorio è fortemente provata, e la Mega-discarica in questione ne è una delle cause principali. L’inquinamento ormai certo, della falda acquifera è la conferma dell’esasperazione della terra che la ospita… e quando una situazione diventa insostenibile, è obbligatorio, per chi è preposto a tutelare la salute dei cittadini, intervenire. Auspichiamo l’immediato intervento delle istituzioni per porre fine a questa scandalosa vicenda, e per restituirci quel parco che è stato violato nel suo naturale e fondamentale ruolo”. Il Parco dell’Inviolata, ad oggi, dovrebbe essere uno dei maggiori, se non il solo, polmone verde della città di Guidonia. Condizionale d’obbligo, viste le assurde – per un parco, ma anche per una qualsiasi zona verde – condizioni in cui versa ad oggi. Ostaggio dell’immondizia. E di un impianto TMB. Legambiente quindi auspica che la Giornata Nazionale dell’Albero possa servire “per riflettere e correggere quelle scelte sbagliate che altrimenti andranno indiscutibilmente ad aggravare la già compromessa situazione ambientale. Guidonia ha scelto di investire risorse sulla Raccolta Differenziata dei rifiuti, la sfida è partita e se la volontà politica è autentica, non tarderanno i risultati! Il nostro comune quindi, non ha bisogno di un impianto per fare balle da bruciare, e non vuole l’ampliamento della discarica! Gli altri comuni che sversano i loro rifiuti sulla nostra terra, inquinando l’acqua che nutre i nostri frutti, dovranno fare altrettanto e rispettare la legge! Noi non vogliamo più i loro rifiuti! Ne da sotterrare ne da bruciare! Vogliamo un parco! Quindi chiediamo al sindaco Rubeis di prendere immediatamente provvedimenti per l’inquinamento della falda acquifera, di chiudere la discarica e di tornare sui suoi passi dicendo No alla realizzazione di quell’impianto che vorrebbe Guidonia polo dei rifiuti per sempre!”. In un luogo dove gli alberi sono sempre meno, parlare di Festa dell’Albero rischia di essere grottesco. Diverso è fare una analisi di ampio respiro su quello che effettivamente accade a Guidonia e dintorni. Alberi sì, ma in una città finalmente salva dalle bombe ambientali ormai vecchie di anni ma sempre attive e infide. Quello di Legambiente è un appello chiaro. Che ci auguriamo venga recepito perlomeno nelle intenzioni. E discusso. Magari qualcosa potrà davvero cambiare.
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