Gallotti: “Per difendere Villa Adriana dai rifiuti chiedo il rispetto della Convenzione Internazionale sul Patrimonio dell’Umanità”

In Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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Sembra essere netta e senza incrinature la posizione del comune di Tivoli rispetto alla discarica di Corcolle, che andrà ad impattare esattamente ai confini di Villa Adriana. Gallotti arriva addirittura ad invocare la Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità. Già, perché Villa Adriana è sotto la tutela di questo documento dell’Unesco, che specifica come “sia pure in pieno rispetto della sovranità degli stati nei cui territori il patrimonio culturale e naturale […] sia situato, e senza pregiudicare i diritti di proprietà forniti dalla legislazione nazionale, gli Stati Parte di questa Convenzione riconoscono che tale patrimonio costituisce un patrimonio mondiale per la cui protezione tutta la comunità internazionale ha il dovere di cooperare”. Quindi, tuona il sindaco di Tivoli, “è il momento di rendere concreto l'impegno che gli Stati di tutto il mondo hanno preso esattamente 29 anni fa (la Convenzione è stata adottata il 16 novembre 1972, ndr) a tutela dei siti considerati Patrimonio mondiale culturale e naturale". Ultimo atto di una serie che è iniziata con la lettera ufficiale di Gallotti alla Polverini, e che è andata avanti con le missive al direttore generale Unesco Irina Bokova, al presidente del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale per l’Unesco Giovanni Puglisi, al rappresentante permanente d’Italia presso Unesco Maurizio Enrico Serra e al presidente dell'Associazione Città e Siti Unesco Claudio Ricci. Tutte con un obiettivo: denunciare il forte danno che può essere arrecato a Villa Adriana con l'apertura di un'adiacente discarica per rifiuti. "Individuare un’area così vicina al sito archeologico di Villa Adriana – ha sottolineato il sindaco -, è un percorso che questa amministrazione non può assolutamente condividere. Pensare di associare i rifiuti ad una ricchezza storico-archeologica che tutto il mondo ammira è un azzardo che non può essere preso in considerazione". Vedremo se questa serrata del comune di Tivoli avrà una minima influenza su certe decisioni.

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