Sono passati quasi 4 anni dal quel pomeriggio di novembre, quando Angelo Spagnoli decise di sparare dal terrazzo della sua casa circa 50 colpi dall’arsenale di armi di sua proprietà, uccidendo Giuseppe Di Gianfelice e Luigi Zippo. Il cecchino di Guidonia, la strage di via Gualandi: molti dei titoli dei giornali di quei giorni racchiudevano quanto accaduto con queste espressioni. L’iter processuale finì con l’assoluzione di Spagnoli per incapacità di intendere e di volere al momento del fatto – http://www.romaest.org/news/11/2010/assolto-per-incapacita-di-intendere-e-di-volere-al-momento-del-fatto-per-angelo-spagnoli-10-anni-di-ospedale-psichiatrico/ – con una sentenza che molte polemiche ha scatenato. Quello di cui parliamo oggi è il riconoscimento alle due vittime: infatti la Prefettura di Roma ha accolto la richiesta del Comune di Guidonia Montecelio di intitolare due aree di circolazione stradale al nome di “Largo Giuseppe Di Gianfelice” e “Via Luigi Zippo”. Il decreto è stato firmato dal Prefetto Giuseppe Pecoraro il 27 settembre, la giunta cittadino aveva già deliberato il 2 febbraio del 2011, ed è arrivato anche il parere favorevole della Società Romana di Storia Patria.
Un riconoscimento doveroso, per quello che è stato uno dei fatti più cruenti della storia locale. Via Gualandi insieme allo stupro di via della Selciatella sono forse gli avvenimenti per cui Guidonia è tristemente famosa a livello nazionale: è tempo di voltare pagina. E non dimenticare.
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