Consulta provinciale antimafie, costituzione di parte civile della Provincia di Roma nei processi di mafia, nascita della Stazione Unica Appaltante, adesione della Provincia ad 'Avviso Pubblico' progetti con le scuole accanto all'avvio di una collaborazione con la casa editrice Aliberti per la realizzazione del primo dizionario enciclopedico sulle mafie in Italia. Sono queste alcune delle iniziative presentate oggi, a Palazzo Valentini dal presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti per contrastare le infiltrazioni della malavita organizzata nell'area metropolitana di Roma. In particolare il presidente della Provicnia di Roma ha ricordato che "la Consulta contro le mafie sara' uno strumento di aiuto all'economia, alle vittime della malavita, della criminalita' organizzata, della camorra che sempre piu' spesso si affaccia nelle nostre comunita'. Perche' un'economia debole come la nostra in questo momento -ha precisato ancora Zingaretti- e' un'economia ricattabile dove le persone sono piu' sole".
"Il primo compito della Consulta -ha ricordato ancora il presidente della Provincia- sara' quello soprattutto di elaborare, di essere presente, vicino a tutte le vittime della mafia e soprattutto fare proposte affinche' gli spazi della malavita si possano restringere. Le mafie si combattono con un'economia piu' forte ma anche chiamando a raccolta tutti coloro che, contro la mafia si vogliono e si possono impegnare".
La Consulta non sara' un doppione dell'Osservatorio regionale. "Al contrario -ha sottolineato ancora Zingaretti- sara' una sede permanente per studiare iniziative sui territori, per aiutare gli enti locali ad essere vigili. Sara', almeno ci auguriamo nelle ambizioni un soggetto attivo quotidianamente. Non dimentichiamo che gia' la societa' e' molto viva. Esistono commercianti, imprenditori, studenti tante associazioni responsabili che si impegnano sul territorio. Insieme, uniti ora saremo piu' forti".
Di fronte al pericolo della mafia esistono, secondo Zingaretti, da parte dei cittadini reazioni diverse, opposte e contrastanti. "Da una parte c'e' l'illusione che non parlando di infiltrazioni mafiose non siano presenti -ha detto Zingaretti- ma tutto questo si chiama pero' omerta'. Ed e' la condizione perfetta per la malavita di radicarsi. C'e' poi un'altra reazione -ha proseguito- ed e' la paura, ma anche questo e' sbagliato. Il nostro impegno -ha assicurato- e' quello della non rassegnazione, anzi il nostro desiderio e' quello di difendere la bellezza di una economia pulita e sana dove vincano i meriti e non i prepotenti".
Sulla sottovalutazione del fenomeno da parte degli amministratori locali, Zingaretti ha spiegato: "non penso che le amministrazioni locali abbiano sottovalutato il fenomeno delle mafie, pero' e' evidente che in una situazione di drammatica crisi economica, come quella attuale, e anche di crollo della spesa pubblica, che sara' piu' grave anche per colpa di manovre economiche folli, il rischio e' quello di un indebolimento dell'economia sana, di un rafforzamento di quella illegale che trova persone piu' deboli, che noi non vogliamo lasciare soli. Noi vogliamo esserci -ha concluso Zingaretti- non abbiamo paura di dire che ci sono infiltrazioni mafiose che vogliamo assolutamente sconfiggere".
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