Gestiva tutto, dalle foto erotiche delle ragazze, agli annunci pubblicitari sui siti internet specializzati, fino ai consigli sul listino prezzi da applicare in base al tipo di prestazione sessuale. Un vero e propria attività manageriale quella di D.F.D, romano di 29 anni, arrestato degli uomini della Squadra Mobile, diretta dal dr. Vittorio Rizzi, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
L’uomo, conosciuto nell’ambiente con il nome di “Manuel”, veniva contattato da ragazze prevalentemente brasiliane tramite il passaparola. Al momento dell’incontro lui stabiliva subito le regole: le ragazze al momento dello scatto delle foto dovevano consegnargli 100 euro e altrettanti 100 euro ogni due settimane per la ”cura” degli annunci sui siti hard. In base al tipo di sito prescelto per la “pubblicità” la somma che le ragazze erano costrette a versare arrivava anche 450 euro al mese. L’uomo era anche molto attento nei consigli da dare alle sue 'protette': infatti, a quelle particolarmente carine consigliava il prezzo da applicare che poteva variare dai 70 ai 150 euro per prestazione. L’indagine degli uomini della Squadra Mobile è partita nel marzo scorso, quando, attraverso degli annunci su alcuni siti internet, sono riusciti a rintracciare l’appartamento dove si prostituiva una delle ragazze. Dopo aver contattato la ragazza, gli investigatori sono andati nell’appartamento da lei indicato in zona San Giovanni. Ad aprire la porta agli agenti, c’era una signora anziana. In una delle stanze, vestita solo della biancheria intima, gli uomini della squadra Mobile hanno trovato la ragazza brasiliana, che ha subito confessato agli agenti di pagare alla proprietaria dell’appartamento la somma di 300 euro per l’utilizzo della camera da letto. La ragazza ha riferito, inoltre, che il suo profilo su internet era gestito da un certo “Manuel” che aveva contattato tramite un’amica e attraverso la quale i due avevano fissato un appuntamento. Dopo qualche giorno la ragazza si era recata a casa dell’uomo fornita di macchina fotografica. Manuel gli aveva scattato delle foto “hard” da inserire nei siti pubblicitari, consigliandole anche su come gestire al meglio le sue potenzialità. I contatti erano gestiti esclusivamente dall’uomo: era lui che chiamava la ragazza con un utenza privata e concordava i luoghi d’incontro per il pagamento dei servizi prestati. Gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti così a rintracciare altre sette ragazze che attraverso le inserzioni pubblicitarie dell’uomo esercitavano il meretricio in diverse case di appuntamenti della Capitale. Stretto il “cerchio” gli agenti della Squadra Mobile hanno fatto scattare il blitz nell’abitazione dell’uomo. Nel corso della perquisizione, nella camera da letto gli investigatori hanno rinvenuto numeroso materiale, tra cui delle Pen-drive dove erano memorizzati gli elenchi contenenti foto ed trafiletti pubblicitari delle ragazze. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
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