“Raccontiamoci…Scuole in movimento” è il progetto grafico che l’Amministrazione Comunale di Marino propone agli studenti del territorio all’inizio del nuovo anno scolastico, al termine del quale, ogni lavoro presentato, sarà oggetto di una mostra itinerante in tutti i plessi scolastici che servirà a raccontare la storia della Città e la sua crescita nel corso degli anni.
Una storia che, partendo dalle scuole, sappia stimolare la voglia dei ragazzi di condividere e di riconoscersi nel lavoro e nelle idee dell’altro, attraverso un racconto in grado di testimoniare la crescita del territorio attraverso le sue famiglie e i suoi cittadini più giovani.
In un invito da vivere con insegnanti, dirigenti scolastici e genitori, attraverso il quale ogni Istituto potrà raccontare e dire la propria sulla crescita che Marino ha avuto o dovrà avere. In un contesto di comunità moderna, aperta e sensibile dove i ragazzi, più di tutti, sono chiamati a progettare e a vivere.
A comunicarlo a studenti, docenti e dirigenti il sindaco Adriano Palozzi e l’assessore alla Pubblica Istruzione Remo Pisani che, da venerdì 9 settembre e fino al 16 del mese in corso, sono impegnati nell’annuale tour nelle scuole del territorio che li vede, classe per classe, salutare gli alunni e consegnare loro, quale dono e invito dell’Amministrazione a prendere parte al progetto, il materiale necessario alla realizzazione dello stesso.
«Cari ragazzi – hanno scritto Palozzi e Pisani in una lettera consegnata a tutti i ragazzi – ha preso il via un altro anno scolastico, l’inizio di una nuova stagione che tutti speriamo possa portare buone notizie e miglioramenti nella vita di ciascuno di noi. Per questo l’obiettivo deve essere una vera crescita. Una finalità che, in particolare nella scuola, si può e si deve raggiungere lavorando insieme».
«Questo – ha sottolineato l’assessore Pisani – significa essere società. Mai come in questa particolare epoca, tanti di voi ragazzi si confrontano anche oltre l’orario scolastico grazie ai social network, uno degli strumenti della modernità che permette di capire quanto la vita di ciascuno di noi sia strettamente connessa all’ambiente circostante, alle vite degli altri e dunque, indubbiamente, al territorio e alle strutture pubbliche con tutte le dinamiche ad essi connesse. La scuola, in tutto questo – ha ribadito – è parte integrante e perno dell’intero discorso. Tra i banchi, le cattedre e le mura degli edifici scolastici, infatti, si incrociano tante vite. In particolar modo quelle di voi più piccoli, beatamente, spensieratamente e certamente più di ogni altro, impegnate a crescere. Quello che è importante, da parte nostra come Amministratori pubblici e da parte di chi vive a tempo pieno la realtà della scuola, è riuscire a individuare la saldatura di questo discorso che di fatto già viviamo sulla nostra pelle ma che, da amministratori e da educatori, dobbiamo riuscire a saldare nelle menti e nello spirito di tutti voi più piccoli».
«Negli anni trascorsi – ha detto il Sindaco – ci siamo incontrati più volte, discutendo sulla necessaria ristrutturazione degli edifici, alla quale l’Amministrazione ha provveduto e gli alunni, guidati dai dirigenti scolastici, insegnanti ed ausiliari, stanno mantenendo al meglio. Oggi, però, di fronte a un nuovo impegno di altri cinque anni, la nostra classe, che si chiama Amministrazione comunale, vuole e deve affrontare un altro compito che è la conseguenza naturale di quello svolto prima: dobbiamo riempire di senso, attività, idee, iniziative quanto di buono è stato fatto alle strutture, in particolare alle scuole, nel corso del primo quinquennio di governo della città. Tutto questo, cari ragazzi – ha aggiunto Palozzi – si chiama crescita. Ed è il sale della vera modernità. Di quello che voi ragazzi, più di ogni altro, siete chiamati a progettare e a vivere. Un obiettivo che si potrà davvero raggiungere solo attraverso l’inizio di un nuovo percorso che, di pari passo con l’anno scolastico che inizia, dovrà riempire gli edifici scolastici, trasformandoli in vere scuole di vita capaci di formare una comunità cittadina sempre più consapevole».
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