“Sicuramente ci può essere stato un errore dei militanti – dichiara il Capogruppo dell’IDV in Consiglio Comunale a Monterotondo, Tullio Galassetti – ma scatenare una polemica del genere per qualche decina di manifesti è oltremodo ridicolo, come ridicole sono le scuse chieste dal Segretario PD. Noi cittadini siamo abituati a vedere i manifesti del Partito Democratico in ogni dove: sulle campane della raccolta differenziata, sui bidoni della spazzatura, nei muri più inarrivabili oltre che sugli alberi pubblici, sui pali della luce e sulle cabine dell’Enel. Credo proprio che il PD non possa dare lezioni morali sul rispetto delle regole. Inoltre – prosegue Galassetti – rubare spazio ai giornali con simili sterili e futili polemiche è assai sciocco, bastava una semplice telefonata e tutto si sarebbe risolto, ma forse il PD pensa di essere troppo superiore agli altri per concedersi il lusso di alzare la cornetta e chiamare gli alleati di governo, chiedendo spiegazioni. Vorrei solo dire agli amici democratici di essere un po’ più umili, perché anche loro sbagliano, e sbagliano spesso, ma non chiedono mai scusa a nessuno e nessuno, per quieto vivere e per rispetto, alza mai il dito contro di loro prima di essersi chiariti…forse è arrivato il momento di invertire questa tendenza, anche se – conclude Galassetti – dovremmo tutti imparare dalla Bibbia che insegna a guardare prima la trave nel proprio occhio e poi la pagliuzza nell’occhio del vicino”.
Il PD di Monterotondo aveva condannato il comportamento dell’Idv che “in spregio al regolamento per le pubbliche affissioni del nostro Comune, ha occupato le plance dell’APM, coprendo abusivamente i manifesti del PD – in particolare quelli dedicati alla IV festa democratica – come quelli di altre forze politiche e, persino, i manifesti istituzionali”.
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