"Restauro in tempi record per la Fontana detta del Popolo, opera di Gian Lorenzo Bernini, come tutta la piazza ed il borgo barocco di Ariccia. Sono infatti durati circa 20 giorni i lavori che hanno riportato al suo splendore la Fontana e l’intera piazza monumentale, sfregiata dal gesto vandalico del 24 giugno scorso. Il termine dei lavori, la scorsa settimana, ha permesso di riavere Piazza di Corte in tutta la sua bellezza in tempo per la 61^ Sagra della Porchetta". Così in una nota il Comune di Ariccia. “Abbiamo mantenuto l’impegno con la Città – afferma il sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli – e con il mondo per un immediato restauro della fontana distrutta. Non sembri peregrina questa affermazione, poiché essendo candidato quale patrimonio dell’umanità dell’Unesco il Complesso Berninano ha ormai un rilievo che va ben oltre i confini italiani e che per questo abbiamo il dovere di tutelare e promuovere con il massimo impegno. Lo dico anche a tutti i nostri concittadini e turisti ai quali affidiamo il compito di tutelare e valorizzare le nostre bellezze, nella ferma convinzione che tutto questo sia patrimonio dell’umanità, un patrimonio pubblico che tutti sono chiamati a rispettare e ancor prima a conoscere. Esprimo il mio ringraziamento alla ditta Tonino Sordini che gratuitamente ha offerto l’opera di restauro e agli sponsor Risparmio Casa e Tecno Marmi. Ed inoltre voglio ringraziare le Sovrintendenze ai Beni Artistici e Storici e Ambientali e Architettonici del Lazio per il loro pronto supporto tecnico e scientifico, nonché al progettista, il conservatore di Palazzo Chigi Francesco Petrucci”. "La fontana è costituita da una vasca circolare in peperino e un parte centrale in marmo bianco venato formata da tre elementi: un basamento parallelepipedo, uno stelo decorato a modanature con fiori nella parte superiore, una tazza sommitale circolare. Sulla tazza poggiano i monti Chigi da cui fuoriesce l’acqua – si legge nel comunicato – Nella caduta si sono separate le tre sezioni della parte centrale. Si è inoltre lesionata la tazza superiore in marmo, staccando nuovamente le parti già distaccate in precedenza, riassemblate nel 1771 con grappe metalliche e ancora nel 1990 con perni in acciaio inox e malta idraulica con polvere di marmo. Si è aggiunta qualche ulteriore piccola rottura del marmo. L’intervento di restauro è consistito nel rimontare le tre parti distaccate. La tazza superiore è stata pulita e vi sono state riassemblate le parti staccate e le tre sezioni della struttura sono state poi rimontate tra loro".
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