Tempi duri per gli enti locali. Dopo i tagli della manovra, dopo le lettere scritte dai presidenti al governo (http://www.romaest.org/news/06/2010/caro-tremonti-ti-scrivo-firmato-renata-company/), dopo le Asl commissariate(http://www.romaest.org/news/06/2010/regione-lazio-commissariate-sette-asl-e-due-aziende-ospedaliera-entro-3-mesi-la-nomina-dei-nuovi-vertici/) Renata Polverini sembra arrendersi.“In queste condizioni e' impossibile governare”. Questa è la resa, o comunque un grido di allarme, che la presidentessa ha lanciato nella trasmissione Omnibus, in onda su La7. La Polverini ricorda che “per cinque governatori c'e' il piano di rientro della sanità. Io non mi sento Mandrake, non credo di potere da sola, in un mese e mezzo, risolvere una situazione che è lì da 10 anni”. Polverini ha ricordato che “non siamo andati da Tremonti o Berlusconi col cappello in mano. Abbiamo chiesto al ministro di ascoltarci”. E infatti i risultati di questo ascolto al momento si vedono tutti. L’allarme della Polverini – ritenuta negli ambienti una vera Lady di Ferro – la dice lunga sulla condizione disastrata delle Regioni. Evidentemente l’obiettivo del governo è quello di ritornare a una Italia preUnità. Granducato di Toscana, Stato Pontificio, Regno delle due Sicilie, e così via. Un Italia frammentata e differente da Nord a Sud. Il trend sembra essere questo. Mancano i monarchi, re e regine. Ma quelli si trovano facilmente.
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