Dopo 50 anni via capannoni Camposampiero. Tutti i 60 operatori trasferiti a Prima Porta

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Si chiude dopo 50 anni la storia della zona industriale di via Camposampiero, a Tor di Quinto, costituita per l'80% da insediamenti abusivi. I 60 operatori, si tratta soprattutto di artigiani e commercianti tra cui molte officine e lavorazioni di metalli, si sposteranno al Print di Prima Porta, un'area di circa 26 ettari, andando a costituire un nuovo polo dell'artigianato. Lo sfruttamento industriale di via Camposampiero inizia nel 1960, quando per realizzare alcune opere legate alle Olimpiadi vi furono spostati diversi operatori da vari quartieri della capitale. Doveva essere una collocazione provvisoria, ma le cose sono andate diversamente. Oggi gli operatori del Consorzio 2 Ponti Rilevato Ferroviario, che riunisce 51 imprenditori, hanno firmato un atto che li impegna con il Campidoglio a spostarsi a Prima Porta dando il via libera all'operazione di trasformazione urbanistica. Altri 9 operatori extraconsorzio li seguiranno nella scelta di spostarsi. Le decine di capannoni e manufatti costruiti nel corso degli anni su entrambi i lati dela via verranno abbattuti per mettere l'area a disposizione del completamento dell'anello ferroviario. Il documento e' stato sottoscritto alla presenza del sindaco di Roma Gianni Alemanno, degli assessori Davide Bordoni e Marco Corsini e del presidente del Municipio XX Gianni Giacomini. "Quando si ragiona di interessi urbani di tutta la citta spesso ci si scontra con problemi locali che creano situazioni insanabili, o ci sono degli strappi o ci si blocca" sostiene Alemanno. "E' dal 1993 ai giorni nostri che la chiusura dell'anello ferroviario e' una priorità in tutti i programmi elettorali – ha aggiunto – ma ancora non si riusciva a chiudere l'operazione che facciamo qui. Noi oggi non facciamo un regalo alle imprese, ma gli diamo un'occasione che le spinge a crescere in strutture finalmente a norma". Poi aggiunge: "Non abbiamo tradito gli imprenditori, perché i grandi progetti servono se si fanno concordandoli con i cittadini". E conclude: "Ora corriamo come dei pazzi, l'Assemblea deliberi al più presto per rendere operativo questo sforzo raggiunto grazie a tanti uomini di buona volontà".


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