Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha reso omaggio ieri mattina ai caduti del bombardamento di San Lorenzo, recandosi prima al deposito dell'Atac di via Prenestina dove ha deposto una corona di fiori sotto alla lapide che ricorda i dipendenti dell'azienda di trasporto pubblico morti in quell'occasione. Il primo cittadino della capitale poi si è recato presso l'impianto ferroviario di San Lorenzo e ha ricordato le vittime dell'attacco delle incursioni aeree delle formazioni anglo americane sullo scalo ferroviario del quartiere. Nelle due cerimonie il sindaco è stato accompagnato prima dai vertici di Atac e poi dalle autorità militari. Con lui anche il presidente del III Municipio Dario Marcucci. Altre due corone sono state deposte a piazzale del Verano sotto al monumento dedicato al pontefice Pio XII e poi presso la lapide commemorativa in ricordo del generale dei carabinieri Azolino Hazon, comandante generale dell'Arma nel 1943 e del colonnello dei carabinieri Ulderico Barengo, capo di Stato maggiore dell'Arma. "Oggi – ha detto Alemanno – è una giornata molto importante perchè ricordiamo questo bombardamento che è stata una delle ferite più gravi lasciate dalla guerra su Roma e rendiamo omaggio a questi lavoratori simbolo di quello che ogni giorno fanno i lavoratori dei servizi pubblici anche esponendosi a pericoli e a situazioni estreme". "Sono occasioni – ha spiegato Alemanno – anche per ribadire che la guerra va rifiutata sempre e deve essere sempre vista come un male grave e assoluto. L'Italia non doveva entrare nella seconda guerra mondiale, non era una guerra nostra e non ci sarebbe entrate se non ci fosse stato il ventennio fascista e l'alleanza con la Germania nazista. Il bombardamento di San Lorenzo segnò l'inizio del calvario di Roma che prima di quel giorno non era stata toccata, ci fu poi l'occupazione nazi-fascista e i mesi durissimi delle persecuzioni". Alla mattina di celebrazioni che si è svolta nel quartiere si San Lorenzo erano presenti anche rappresentanti delle associazioni partigiane.
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