“Era una banda di ragazzi, avevano dei bastoni in mano, e ci hanno rincorso urlando ‘morite, andatevene fr… di merda’”. Alessandro, 35 anni, è scampato, stanotte, ad un’aggressione di stampo omofobo. Una vera e propria “battuta di caccia”, come la definisce lui, e dove a essere cacciati erano i ragazzi che attraversavano il parco situato nei pressi del bar Palombini, poco distante dal Gay Village, all’Eur. Protetti dall’oscurità, una decina di teppisti ha minacciato più di una persona. “Ero stato con un amico al Gayvillage – racconta oggi Alessandro – Quando siamo usciti, intorno alle due e mezza di notte, per arrivare prima all’auto, abbiamo voluto tagliare per il parco. Ma dopo aver percorso alcuni metri, abbiamo incrociato un ragazzo che stava correndo verso di noi”. Era uno di quelli rincorsi dalla banda. “Ci ha urlato di andarcene, di non entrare assolutamente là dentro”, racconta Alessandro che, però, non ha seguito il suo consiglio. “Volevamo capire cosa stesse accadendo. Poco dopo, abbiamo visto in lontananza tre ragazzi, armati di bastone, che inveivano contro altre persone. Insulti omofobi: ‘Fr…dovete andarvene. Ci fate schifo. Dovete morire’”. E’ stato allora che uno di questi balordi ha visto in lontananza Alessandro insieme all’amico. “Hanno iniziato a correre verso di noi, agitando i bastoni – prosegue il testimone, che è anche volontario presso il circolo Mario Mieli – Erano molto giovani. Ricordo che uno di loro non aveva la t-shirt, era a torso nudo. Non ci abbiamo pensato troppo su, e siamo scappati”.
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