Sarà stata la location, sarà che non siamo più abituati. Ma la presentazione del libro “Quando si faceva la Costituzione – Storia e personaggi della Comunità del porcellino”, avvenuta venerdì a Montecelio, ha offerto uno spaccato di politica che non siamo più avvezzi forse neanche a comprendere. E sentire parlare Telemaco Portoghesi Tuzi e la figlia Grazia di quello che accadeva nella casa di via della Chiesa Nuova 14, quando l’11 giugno 1947 nacque questo cenacolo di politici, uomini comuni e profondi, con difficoltà ad arrivare a fine mese eppure sempre pronti a donarsi agli altri. Quando le battaglie politiche erano veramente per i lavoratori, per i diritti. Quando in una casa di Roma nacquero gli articoli della Costituzione Italiana più belli, più importanti, più giusti, sotto lo sguardo benevolo e accogliente di “zia Laura”. Storia di una famiglia allargata. Storia di una famiglia che ha di fatto partecipato alla costruzione dell’Italia lacerata del Dopoguerra. La presentazione del libro, ad opera dell’Assessorato alla Cultura, è stato un bell’attacco di nostalgia. Nostalgia nel comprendere come quei tempi, quelli in cui si faceva la Costituzione, sono decisamente dimenticati. E di queste emozioni – alle quali hanno contribuito la lucidità di Telemaco Portoghesi Tuzi nel ricordare quanto accadde, l’entusiasmo la passione di Grazia Tuzi, l’emozione di Salvatore Senese, che si è definito “un piccolo giurista al cospetto di questi uomini e di questi avvenimenti” prima di parlare dell’attualità della nostra Costituzione – sono stati partecipi molte persone che hanno affollato la sala conferenze dell’ex convento di San Michele a Montecelio. Presenti l’assessore alla Cultura Andrea Di Palma, il sindaco Eligio Rubeis, il presidente del Consiglio Comunale Stefano, i consiglieri comunali Michele Venturiello e Angelo Ciccotti, tutti attenti e partecipi. Non vogliamo raccontare altro del libro. Un libro che va letto, anche perché in molti tratti si parla di Guidonia. “Impegno, sobrietà, dedizione”: questo troviamo scritto nel retro della copertina. Sembrano parole fuori moda per la politica. Non dovrebbero mai diventarlo.