Guidonia. Gli operai del settore estrattivo scendono in piazza Matteotti: le prime reazioni alla legge 168

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

Condividi

Un risveglio col cuore in gola per gli operai del settore estrattivo delle cave di Guidonia: la notizia dell’approvazione in Regione delle modifiche alla legge 168, che regolamenta appunto il settore estrattivo.
Cuore in gola, dicevamo. Sensazione legittima visto il susseguirsi di voci e di notizie di queste settimane, che hanno visto svolgersi una assemblea pubblica a Villalba che poco ha aggiunto all’intera questione. Questa mattina, il giorno dopo l’approvazione della legge, erano circa 70 in piazza Matteotti, a far sentire la loro voce e a pretendere chiarezza. “Il punto cruciale – ha spiegato Fabrizio Franceschilli, della Feneal Uil, in rappresentanza di tutte e tre le sigle sindacali – è tutto nelle modifiche all’articolo 3, dove con un sub emendamento vengono affidati i secondi 5 anni di proroga ai comuni, che devono prima accertarsi della presenza di dissesto idrogeologico nelle zone interessante”. Quindi a una prima proroga di 5 anni può far seguito una seconda di altri 5, vincolata alla verifica di aggravamenti o variazioni delle condizioni presenti in quelle aree. “Stamattina l’umore era nero. Ora riusciamo a vedere il bicchiere mezzo pieno: l’approvazione del PRAE riesce a darci un quadro di ampio respiro di quello che potrà succedere”. Una delegazione degli operai si è incontrata con il sindaco di Guidonia: la proposta è quella di un tavolo di concertazione in Regione, oltre alla ripresa di quella che da tempo giace alla Pisana e che “il sindaco ha fatto propria: lavorare il 30 % del prodotto estratto in loco”. L’incontro è stato occasione per fare chiarezza sulla legge, e sulle proroghe che di fatto ripartiranno da oggi. Per gli operai del settore è prevista una assemblea nella giornata di lunedì. In tempi così difficili, vedere il proprio posto di lavoro a rischio è una eventualità davvero oscura. Problemi gravi ma condivisibili sia quelli dei cittadini di Villalba che degli operai. Per questo è necessaria una soluzione importante e decisiva. Per permettere a tutti di poter continuare a vivere serenamente. Fatto che ad oggi non è davvero possibile.

Condividi