Inquadrati come lavoratori a progetto oltre 240 persone, in realta', prestavano attivita' di lavoro subordinato per un'azienda di Albano Laziale, che a sua volta forniva servizi di call center a numerose societa' operanti nel settore della telefonia, della gestione di linee internet e della fornitura di energia elettrica a livello nazionale. La Guardia di Finanza ha scoperto che con questo meccanismo l'impresa ha risparmiato ingenti somme di danaro, oltre 300mila euro di ritenute Irpef non operate sui salari dei dipendenti e non versate nelle casse dell'Erario. Le investigazioni svolte hanno fatto emergere un vero e proprio sistema evasivo gestito con un network operante a livello nazionale. Al vertice della struttura c'era una societa' gestita da un 48enne di Velletri, che si e' avvalso di piu' di 20 cooperative, per certificare dei costi di gestione privi dei requisiti di legge. Le Fiamme Gialle hanno accertato complessivamente circa 5 milioni di euro di costi indeducibili, oltre 3 milioni di Iva dovuta e non versata. Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Velletri 13 soggetti responsabili, a vario titolo, di reati fiscali.
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