Nove arresti della Finanza per “bancarotta fraudolenta”. Molti dei dipendenti ora rischiano la pensione

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Dalle prime ore di ieri mattina i finanzieri del comando provinciale di Roma sono in azione per dare esecuzione ad una operazione di polizia, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nell’ambito della quale è stato disposto l’arresto di 9 persone con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Tra i soggetti colpiti dall’ordinanza anche un avvocato ed un commercialista di Roma. Circa 100 i milioni di euro sottratti al Fisco, ai creditori ed ai lavoratori dipendenti, molti dei quali vedono ora a rischio la loro pensione. Avevano costruito negli anni un sistema labirintico fatto di nuove società, prestanomi e movimenti di capitali. Una struttura ben articolata che assomigliava a un gioco di scatole cinesi finalizzato allo svuotamento e al successivo fallimento di una società informatica con sedi a Roma e Provincia. Una società creata dall'imprenditore romano M.P. che forniva software e consulenze a ministeri, banche e squadre di calcio. Ma i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributario hanno scoperto la truffa e arrestato 9 persone, di cui 5 in carcere e 4 ai domiciliari.
Le indagini sono partire nel 2009 dopo la sentenza di fallimento della società. Andando indietro negli anni la guardia di finanza ha scoperto il sistema labirintico che dal 2003 ha portato al fallimento in pochi anni della florida società. Per gli investigatori sono circa 100 i milioni di euro sottratti al fisco e almeno 80 i lavoratori dipendenti lasciati senza stipendi e contributi. L'imprenditore romano poteva avvalersi della consulenza di un avvocato di origini napoletane, finito in carcere, e di un commercialista, ora ai domiciliari. I finanzieri hanno appurato che gli arrestati avevano concentrato tutti i debiti sulla società e spostato il patrimonio a nuove società anche all'estero riconducibili a M.P. "E' una nuova frontiera della bancarotta patrimoniale e documentale – ha detto il procuratore aggiunto Nello Rossi, durante una conferenza stampa nella sede del Nucleo di polizia patrimoniale della guardia di finanza – qui l'elemento caratteristico è che lo svuotamento dell'impresa serve per rientrare nel mercato".  Durante le indagini sono state 30 le società finite sotto osservazione e 14 le persone indagate. Sequestrato preventicamente anche un immobile in zona Policlinico

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