“Il Parco che Vorrei”, premiazioni a Fonte Nuova

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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Si è chiuso il concorso “Il Parco che Vorrei”, bandito dall’associazione Amici dell’Inviolata e riservato agli  studenti delle scuole circostanti la zona del Parco Regionale dell’Inviolata. Un’occasione per portare avanti la battaglia per la tutela di una zona messa a rischio dalle manovre sempre attive intorno ai rifiuti e alla sfera inerente. Presenti alla cerimonia di premiazione, che si è tenuta il 18 maggio gli alunni delle classi VA e VB della scuola elementare di Via Appennini a Santa Lucia di Fonte Nuova  coinvolte nel concorso, alcuni soci dell'associazione, il sindaco Graziano Di Buò, ed il personale scolastico. “E' fondamentale – ha spiegato Umberto Calamita, presidente dell’associazione – che il polmone verde dell'Inviolata, che si trova davanti alle case di Santa Lucia, divenga un parco fruibile a tutti. E' un patrimonio che dobbiamo lasciare alle giovani generazioni che hanno partecipato in modo così entusiastico a questo concorso”. A tutti i partecipanti – che hanno realizzato un ottimo lavoro: un lunghissimo disegno di oltre 20 metri – è stata consegnata un'opera in ceramica cotta rappresentante il “Torraccio dell'Inviolata” (uno dei più insigni monumenti di epoca romana presenti nel Parco) e realizzata da un artigiano locale. Inoltre, sono state donate copie della bellissima “Triade capitolina” alle classi ed alla scuola stessa.

Sul parco ha detto la sua anche il primo cittadino di Fonte Nuova, Graziano Di Buò, sottolineando l’importanza, in quanto rappresenta “un freno alla speculazione edilizia e noi, come Amministrazione di Fonte Nuova, ci adopereremo per facilitarne la fruizione pubblica”. Frase importante, peraltro già sentita più volte. Se pensiamo al fatto che anche la Regione abbia dimenticato più volte di annoverare il Parco dell’Inviolata tra le zone da tutelare, facile pensare come certe affermazioni da parte della politica siano demagogia. O meglio, facile a dirsi ora, meno a realizzare questi buoni propositi dopo che nessuno in questi anni ha fatto le giuste mosse per salvare il Parco. Ci sono i giovani, ancora sensibili all’ambiente e al rispetto della natura: ma non sono loro che decidono, purtroppo.

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