Guidonia, pronta l’accoglienza per i 75 rifugiati al Fabio Hotel: e parte lo scontro politico

In Cronaca & Attualità, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Si apre il dibattito in merito alla presenza a Guidonia – dovrebbero essere arrivati ieri era – dei 75 rifugiati politici in fuga dai Paesi dell’Africa del Nord. Una disponibilità all’ospitalità chiesta alle varie regioni italiane e regolamentata da apposita ordinanza ministeriale, e che ha portato ad una condivisione bipartisan di tale decisione, con Lazio e Lombardia in pole position per ospitare persone dall’estero. Una disponibilità che Guidonia aveva già dato per bocca del sindaco Rubeis, in quanto “nella mia cultura, valori come la accoglienza, la sussidiarietà, la solidarietà umana hanno una rilevanza predominante”. Come da notizie di ieri, la sede nella quale saranno accolti i 75 rifugiati politici sarà , il Fabio Hotel di via Colleferro, la cui proprietà ha formalizzato nella tarda serata di ieri una convenzione con la Protezione Civile regionale, con la Caritas diocesana individuata insieme a cooperative sociali no profit a gestire la fase dell’emergenza. “Sono cattolico, attento alle necessità di persone che vivono momenti di grande disagio. Da sindaco di centrodestra – va aventi Rubeis – ho ritenuto necessario adottare tutte le misure richiestemi dal governo nazionale presieduto dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Mi auguro che altri colleghi si muovano sulle medesime posizioni. Mi arrivano sollecitazioni dal capogruppo del Pdl al consiglio comunale Marco Bertucci nonché da alcuni esponenti del Partito Democratico sulla necessità di impegnare queste persone in attività che possano aiutarle a trascorrere al meglio il loro soggiorno guidoniano”.  Una decisione, quella di ospitare rifugiati politici, sulla quale il Partito Democratico ha chiesto immediatamente chiarezza con una interrogazione, specificando tra l’altro come l’opposizione sia stata esclusa da ogni consultazione sul punto, e se tale decisione sia stata condivisa pienamente dalla maggioranza. Il PD chiede al sindaco di conoscere “l’effettivo status quo degli immigrati, rifugiato, protezione sussidiaria, e di capire se sia in possesso e a conoscenza di tutta la documentazione, rilasciata dalla commissione competente territoriale, relativa ad ogni singola   persona ospitata”. Un punto particolarmente importante è la struttura del Fabio Hotel, per il quale si domanda se sia idoneo a garantire tutto quello che è previsto dalle norme nazionali ed internazionali in tema di centri di accoglienza per richiedenti asilo e similari. “Quali sono i requisiti e le modalità che hanno portato alla scelta del servizio del Fabio Hotel?”. In ultimo, la domanda più importante, quella inerente alla “ospitalità, l’incolumità e la sicurezza delle 75 persone. Come si intende garantirle?”.

Dunque una faccenda tutt’altro che facile da gestire. Alla decisione dell’amministrazione arriva l’appoggio del capogruppo del PdL Marco Bertucci, che definisce “strumentali alcune polemiche che arrivano dal capogruppo del PD di Guidonia Montecelio, polemiche a mio parere solo formali. Così come Capogruppo del PDL chiedo al sindaco di andare avanti e di farsi carico di alcuni aspetti che noi del Popolo della Liberta riteniamo fondamentali. I rifugiati politici che Guidonia Montecelio accoglie devono essere messi nella condizione reale di integrazione, pur nel breve periodo che trascorreranno in questa città. Attendiamo quindi di capire quali iniziative si stiano prendendo in questo senso, per evitare che l’accoglienza sia solo una scatola vuota”. Accoglienza che partirà da una pizza, offerta da Rubeis ai 75 ospiti per approfondire la conoscenza, in quanto il sindaco si dice

“curioso di conoscere le storie personali e gli episodi più drammatici che sono stati costretti a vivere nella loro vita”. Resta un dubbio, o perlomeno una lieve preoccupazione, rispetto all’incolumità e alla sicurezza delle 75 persone in questione. In un posto, Guidonia, dove a malapena si riesce a garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, come si fa con ospiti di questa portata? Ci saranno forze in più dal prefetto di Roma? Ai posteri – o a Pecoraro – l’ardua sentenza.

 

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