Centri sociali: “Aggressione squadrista”. Tensione durante un corteo di protesta

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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Per raccontare la loro versione dei fatti hanno occupato la sala del consiglio municipale in viale Tirreno interrompendo i lavori dell'assise del Municipo IV. I ragazzi dell'Horus project e del collettivo "Senza Tregua", denunciano una "aggressione squadrista" avvenuta, raccontano, attorno alle 23.30 in via Angiolieri, a Talenti. "Sei studenti, di cui due ragazze, tra i 16 e i 18 anni – raccontano Valerio e Alessandro, a nome dei movimenti – aggrediti a freddo da un gruppo di una quindicina di energumeni, che sono stati riconosciuti come riconducibili all'occupazione di via Val d'Ala, arrivati a bordo di auto e scesi con mazze di legno, spranghe e caschi". I movimenti puntano il dito su Casapound e Blocco studentesco, considerati autori del raid, e spiegano, mostrando fotografie e referti medici, che "gli aggressori hanno riconosciuto, nel gruppo di ragazzi che stavano tranquillamente seduti a chiacchierare su un muretto luogo d'incontro dei giovani, un ragazzo del colletivo 'Senza tregua' e, senza dire nulla, hanno iniziato a picchiare". Nella mischia, sostengono i ragazzi dei centri sociali, "i sei aggrediti hanno riportato ferite, tre (due maggiorenni e un minorenne) sono finiti in ospedale". Referti alla mano, i collettivi parlano di prognosi dai 3 ai 7 giorni. Gli aggrediti, medicati al Gemelli, stanno valutando, insieme alle famiglie, se sporgere denuncia. Intanto i movimenti sottolineano come, in Municipio IV, "la vita sociale sia inquinata da gruppi neofascisti coccolati dell'amministrazione capitolina" e chiedono "lo sgombero di via Val d'Ala" considerato "covo fascista che nulla ha a che fare con le occupazioni per l'emergenza abitativa".  Nel pomeriggio si sono registrati momenti di tensione tra forze dell'ordine e militanti dei centri sociali in via dei Prati Fiscali:   Un gruppo di circa 100 persone voleva arrivare davanti allo stabile occupato da Casapound per fare volantinaggio, ma la polizia si sarebbe schierata per impedire il passaggio del corteo. C'è stato lancio di fumogeni e il corteo, respinto dalle forze dell'ordine, è tornato indietro dando fuoco nel percorso ad alcuni cassonetti. 
"CasaPound Italia non c’entra assolutamente nulla con l’aggressione che secondo i Collettivi sarebbe avvenuta nella notte a Talenti. Come al solito però gli antifascisti militanti non perdono occasione per fomentare l’odio e alimentare quella logica degli opposti estremismi nella quale sguazza chi cerca alibi ai propri comportamenti violenti e mafiosi", replica CasaPound Italia.
"A questi predicatori di violenza mascherati da agnellini – aggiunge Cpi – vogliamo ricordare che sono loro quelli che attaccano armati di tutto punto le occupazioni a scopo abitativo, incuranti dei gravissimi problemi delle famiglie che le abitano. Sono loro che rovesciano e danno fuoco ai cassonetti. Sono loro che proferiscono minacce di morte contro chi si limita a farsi portavoce di istanze sociali. E sono ancora loro che aggrediscono di notte chi ha ‘osato’ fare politica in una zona che ritengono di loro esclusiva proprietà. Basta guardare le immagini dell’attacco all’occupazione della scuola ‘Parini’, a breve disponibili su YouTube, per capire come agiscono i centri sociali". "Quanto a noi, che invece siamo abituati ad agire a volto scoperto e a prenderci la responsabilità delle nostre azioni, vogliamo chiarire da subito che non tollereremo che venga messa in piedi la vigliacca strategia già usata più di una volta dagli antagonisti – continua la nota – Creare un problema di ordine pubblico per sgomberare un’occupazione che dà fastidio. Val d’Ala 200 non si tocca".

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