La Regione Lazio comunica il completamento della bonifica nei locali dell’ente. Niente di nuovo è stato riscontrato rispetto a quanto già denunciato in precedenza. Nel tardo pomeriggio di ieri – su mandato della Procura di Roma – agenti della Digos e della polizia scientifica hanno provveduto a disattivare le microspie e al sequestro di tutto l'apparato tecnologico trovato. Sotto la direzione del procuratore aggiunto Nello Rossi, l'indagine è affidata al pm Nicola Maiorano. L'ipotesi di reato per la quale si procede e' l'installazione abusiva di apparecchiature idonee a intercettare e interferire nella vita privata altrui. Dopo la denuncia fatta dalla Polverini, gli investigatori hanno sequestrato tre microspie e una microcamera. L’obiettivo è ora stabilire il nesso tra la scoperta delle microspie e i due tentativi di furto avvenuti in casa della presidente della Regione. Un altro passo sarà ascoltare – e toccherà alla Digos – ascoltare il personale della Regione Lazio e degli addetti alla sicurezza per raccogliere elementi necessari a chiarire la vicenda. Di certo, tra i testimoni di ascoltare, ci sarà anche Renata Polverini.