Immigrazione, il sindaco Mazzola: «Tarquinia è una città solidale ma rifiuta il modello delle tendopoli»

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«Goffi tentativi di nascondere, a livello locale, il totale fallimento del piano di accoglienza degli immigrati messo in atto dal Governo». Lo dichiara il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, in merito ad alcuni articoli apparsi sui quotidiani in cui si critica la posizione dell’Amministrazione Comunale di fronte all’emergenza umanitaria. «La Commissione Europea ha bocciato senza mezzi termini le misure adottate dal Governo per far fronte al problema. – prosegue – L’Italia è completamente isolata. Il modello di concentrare migliaia di persone in pochi punti, invece di distribuirli sull’intero territorio nazionale, si è rivelato disastroso». Il primo cittadino ribadisce tale concetto anche per quanto è stato fatto nel Lazio: «Civitavecchia ha voluto e dovuto accettare questa linea ospitando centinaia di persone nella caserma “De Carolis”. Una scelta che non condivido. La Regione avrebbe infatti potuto coinvolgere le realtà locali, Provincie e Comuni, affinché ogni paese accogliesse piccoli gruppi di immigrati, ospitandoli magari in strutture gestite dalle associazioni di volontariato. Ciò non è stato fatto, commettendo un grave errore e non rispettando la dignità umana degli immigrati». Nessuna preclusione quindi all’arrivo dei cittadini stranieri ma soltanto la ferma volontà di rifiutare il modello delle tendopoli: «Tarquinia è una città solidale. Essa vuole però una solidarietà dove gli esseri umani non siano trattati come “bestie”. – conclude il sindaco Mazzola – Non è stato così e questa è una colpa che il Governo e la Regione non possono cancellare».

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