"No al campo rom a Ponte Storto", e poi: "Percoraro, gli zingari sotto casa tua" e "Sì al campo rom al Campidoglio". Questo quanto ha urlato un gruppo di manifestanti in piazza Santi Apostoli che ha protestato, hanno spiegato i partecipanti al sit-in, "contro il campo nomadi nel Cara di Castelnuovo". "Siamo un comitato cittadino, non vogliamo il campo in una zona, quella di Ponte Storto, che ha circa 3mila abitanti. Il prefetto Pecoraro venga a parlare con noi", dicono. "Il prefetto ha previsto che nei prossimi giorni arriveranno al Cara di Castelnuovo di Porto i primi 200 nomadi sgomberati dagli insediamenti abusivi di Roma. Noi, 17 sindaci dei comuni della zona, abbiamo espresso oggi in un incontro la nostra ferma contrarietà", ha sottolineato il sindaco di Castelnuovo di Porto Fabio Stefoni, al termine di un vertice che nel frattempo si è svolto in prefettura. "Pecoraro ha parlato di emergenza reale, ma in realtà l'emergenza è solo politica – hanno detto alcuni sindaci raggiungendo il presidio in piazza Santi Apostoli – Pecoraro ci ha detto che userà tutti i poteri consentiti in qualità di commissario straordinario per l'emergenza nomadi". "Ci ha assicurato che questa situazione durerà fino al 31 dicembre – proseguono i sindaci – poichè oltre questa data saranno realizzati i nuovi campi attrezzati. Il prefetto ha spiegato di aver subito pressioni per eliminare subito i campi abusivi a Roma dopo la morte dei quattro bimbi nella baracca sull'Appia". "Proseguiremo con le iniziative e siamo pronti a fare anche appello a Napolitano – ha detto il sindaco di Morlupo, Marco Commissari – l'operazione non é stata concertata con il territorio. E' una problematica di Roma, non del nostro territorio e veniamo messi di fronte a cose già fatte. La nostra non è una protesta politica, la maggioranza dei sindaci è di centro-destra".
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