Fiumicino, contrabbando in aeroporto Sequestrata una tonnellata di sigarette

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E’ di circa 1000 kg di sigarette sequestrate il bilancio dell’operazione denominata “Nicotiana”, eseguita dai militari del Comando Provinciale di Roma nel principale aeroporto della Capitale, per il contrasto del contrabbando di “bionde”. Il risultato è frutto di un complesso dispositivo di controllo, attuato presso lo scalo aeroportuale “Leonardo Da Vinci” per reprimere il traffico di tabacchi lavorati, realizzato talvolta da vere e proprie organizzazioni criminali. In particolare, militari del Gruppo di Fiumicino svolgono quotidianamente attività di monitoraggio lungo la “frontiera aerea”, controllando gli spostamenti dei passeggeri sospetti. Proprio l’abilità dimostrata dai Finanzieri nel sottoporre a controllo i soggetti potenzialmente dediti all’illecita introduzione nel nostro Paese di tabacchi lavorati esteri ha permesso, nell’ultimo anno, di individuare 98 persone, molte delle quali originarie della Repubblica Moldava: soprattutto donne all’apparenza insospettabili che, utilizzando i più disparati metodi di occultamento, tentavano di contrabbandare ingenti quantità di tabacchi. Molti dei responsabili, tutti denunciati alla procura della Repubblica di Civitavecchia per contrabbando di sigarette, sono stati individuati mediante l’approfondimento delle indagini scaturite dai sequestri di plichi e spedizioni contenenti tabacchi lavorati. Il contrabbando di sigarette è costantemente oggetto di attenzione e monitoraggio da parte delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Roma. Infatti, tale fenomeno criminale manifesta la propria pericolosità su più livelli: sottrae ingenti risorse al bilancio nazionale e dell’Unione Europea, altera il mercato, mette a rischio la salute dei cittadini (non essendo la filiera produttiva e distributiva controllabile) e genera inquinamento dell’economia legale attraverso il riciclaggio dei proventi illeciti.

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