Ciao Bruno e tante grazie. A 49 anni si è spento Bruno Cannizzaro, il “gigante buono” della Polizia. Per tanti Bruno ha svolto servizio presso lo stadio Comunale dirigendo il servizio d’ordine durante tante domeniche di passione. Un lavoro, il suo, sempre basato sul rispetto delle persone. Nell’impianto sportivo di Guidonia Montecelio non ha mai dovuto effettuare interventi particolari, ma in alcuni casi Bruno ed i suoi colleghi hanno chiuso sul nascere alcune dispute verbali tra tifoserie tipiche di un campo sportivo. “Allo stadio riusciva da solo a far star buoni i tifosi – le parole di un amico sulle colonne del settimanale ‘Tiburno’ -. Con lui succedeva sempre così, all’inizio la gente lo vedeva come lo sbirro nemico da combattere e alla fine lo ringraziava e gli faceva i complimenti”.
La carriera – Nato a Taranto il 13 maggio 1961, entra nella Scuola Allievi di Alessandria all’età di vent’anni con il diploma di ragioneria in tasca. Inizia nella celere e alle Volanti, arriva a Tivoli nel 1996. Nove anni di anticrimine fra denunce e arresti, poi il passaggio alla Squadra Informativa. Tra i suoi compiti quello di dirigere la squadra preposta all’ordine pubblico in manifestazioni ed eventi. Sabato 5 marzo un arresto cardiaco lo allontana dai suoi cari. Nella chiesa di San Giuseppe Artigiano, a Villanova, alla presenza di 400 persone, i funerali.
Il saluto – L’Acd Guidonia Montecelio si stringe intorno alla famiglia ed il presidente Giuseppe Bernardini lo ricorda così: “Bruno Cannizzaro era un uomo corretto, un vero uomo d’ordine. Con la sua presenza allo stadio potevamo tutti stare tranquilli. A Bruno è legato soprattutto il ricordo della sfida con il Formia nel 2002 per l’accesso in Serie D con la mega rissa finale che non ha avuto conseguenze solo grazie all’intervento suo e dei suoi colleghi”.
L’Ufficio Stampa dell’Acd Guidonia Montecelio
martedì 8 marzo 2011
Condividi