Guidonia. La raccolta differenziata va avanti con difficoltà, lo dimostra lo stato di alcuni cassonetti. Difficoltà anche legittime se vogliamo, vista la complessità del territorio guidoniano e delle 9 circoscrizioni, e che vanno di pari passo con i rallentamenti del piano operativo della differenziata della Provincia. Si parla di soldi, e di contributi che da Palazzo Valentini, a quanto pare, proprio non vogliono arrivare. Guidonia aspetta il “contributo provinciale stanziato ma a tutt’oggi mai erogato. Pertanto – spiega il sindaco Rubeis – pur ribadendo ogni forma di condivisione e collaborazione, mi vedo costretto a sollecitare la rimessa di mezzo milione di euro, somma necessaria a far fronte ad un impegno economico complessivamente oneroso, stimato per il municipio in 8 milioni di euro per il solo 2010”. Il discorso si fa politico quando il sindaco ricorda che alla Provincia di Roma – presidente Nicola Zingaretti, giunta di centrosinistra – si dicevano pronti a investire “nei prossimi 4 anni risorse finanziarie per quasi 58 milioni di euro. Per questo la giunta Zingaretti stanzierà nel triennio 2008-2010 oltre 17 milioni di euro a sostegno della differenziata nei 120 comuni della provincia, Roma esclusa”. Questo affermavano i vertici di Palazzo Valentini. “Ci sembra chiaro – prosegue Rubeis – che qualcosa non funzioni nei meccanismi interni a quell’Ente, mentre la preoccupazione crescente, l’eccessiva burocratizzazione, la lentezza di evasione delle pratiche amministrative finiranno per disincentivare i comuni dell’Ato 2 all’adozione di un servizio essenziale ai fini della drastica riduzione in discarica del rifiuto domestico”. Una scarsa propensione alla differenziata che poco importa, evidentemente, alla Provincia e ai comuni poco virtuosi – non che Guidonia sia uno di questi, ma almeno ci si prova, tra lacrime e sangue – che continuano a smaltire i loro rifiuti all’Inviolata. Tanto non sono i loro cittadini a vivere fianco a fianco con tonnellate e tonnellate di immondizia. Sono quelli di Guidonia, ormai rassegnati. Perciò, meglio fare altro.
Tornando ai soldi, la Provincia deve erogare per la precisione una tranche di 479.844,50 euro per l’attività informativa svolta dall’Ati (associazione temporanea d’impresa) che si è aggiudicata l’appalto, dunque l’Aimeri. Soldi che non arrivano nonostante le sollecitazioni dell’amministrazione comunale, l’ultima, fanno sapere da Palazzo Matteotti, non più di una settimana fa, nella quale viene evidenziato lo stato dei lavori inerenti alla differenziata, un servizio per il quale “l’attivazione è in fase di conclusione”. Molto, evidentemente, c’è ancora da fare. Magari, con i soldi della Provincia, si potrebbe fare prima e meglio. Non che a questo punto le cose cambino per Guidonia, almeno a livello ambientale. Però magari servirebbe a far vacillare il muro di disincanto dei cittadini. Legittimo, da qualsiasi parte si voglia guardarlo. E costruito mattone su mattone da anni di scarso rispetto delle istituzioni verso di loro.