Presentazione in grande stile per l’ormai mitologico raddoppio ferroviario tra Lunghezza e Guidonia. Come tutti i miti destinati a cadere, stavolta sembra davvero che ci siamo: dopo anni, c’è un termine, il 2014, un progetto chiaro e cifre (150 milioni di euro). Lo scenario della conferenza è quello di Villa Cornetto. Al tavolo i sindaci di Guidonia e Tivoli Rubeis e Gallotti, il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, l’assessore regionale alla Mobilità e ai Trasporti Francesco Lollobrigida, il senatore Angelo Maria Cicolani, e l’amministratore delegato di RFI Michele Mario Elia. Durante la conferenza si è entrati nei dettagli del progetto. Saranno 11 i chilometri del raddoppio, attrezzati con il Sistema Controllo Marcia Treno, barriere antirumore in prossimità delle abitazioni, binari di transito alla nuova stazione Guidonia Colle Fiorito e binari dedicati alla sosta e alla ripartenza dei treni da Roma verso Guidonia. Tra le novità la soppressione di 5 passaggi a livello, tre a Tivoli e due a Guidonia: al posto di questi, sottopassi ferroviari e nuova viabilità ferroviaria. Da non dimenticare due nuove stazioni, sia a Tivoli Terme – 312 posti auto, 28 posti moto, capolinea degli autobus, area fermata per mezzi privati e taxi – e quella a Colle Fiorito, con un parcheggio per 586 macchine, 36 stalli per motocicli, un capolinea per le linee urbane e extraurbane, aree di parcheggio per sosta di 5 pullman, una corsia di fermata per mezzi pubblici, taxi e mezzi privati, oltre a cambiamenti per la viabilità, con rampe e rotatoria collegata alla Bretella tra la SS5ter e la Maremmana in località Pantano. Sarà interessante – considerazione a margine – capire che fine farà la stazione di Guidonia centro.
Soddisfazione in tutte le dichiarazioni degli intervenuti, da Rubeis a Gallotti passando per Tajani e Lollobrigida. Investimento complessivo di 150 milioni di euro. Non resta che aspettare il 2014, e vedere se finalmente il sogno dei tanti pendolari che animano le stazioni locali, tra innumerevoli disagi giornalieri, di arrivare a Roma in tempi umani possa finalmente diventare realtà. Nell’attesa, tocca tenersi quello che passa il convento. Che, allo stato attuale, è davvero poca roba.
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