Nel Lazio sfida alla riqualificazione del turismo rurale a basso impatto ambientale

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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Agricoltura a chilometro zero non è solo una questione di prodotti freschi e più convenienti, ma anche di ambiente in senso ampio. Con Ecorutour, Arsial lancia nella regione Lazio la sfida della riqualificazione del turismo rurale a basso impatto ambientale. Un progetto europeo in sinergia con l'Emilia Romagna, di cui l'Agenzia regionale di Via Lanciani è partner, che vale quasi 1.200.00 euro. Obiettivo: promuovere flussi di turismo diversificati, incrementando il turismo rurale ecosostenibile nelle aree naturali protette del Lazio, favorendo la consapevolezza per i consumatori ed i fornitori di servizi turistici di poter riuscire a migliorare gli standard di rispetto ambientale, in particolar modo in riferimento alla reale produzione di CO2 derivante dai servizi offerti. Un approccio innovativo a quei problemi ambientali che generano un alto livello di emissioni di gas ad effetto serra. 

"In molte aree naturali protette, la domanda turistica viene di solito soddisfatta da un livello medio di servizi, molto scarso nel rispetto ecologico", spiega Erder Mazzocchi, commissario straordinario Arsial. "Per questo – prosegue – bisogna sviluppare e far conoscere ai turisti in visita nel Lazio non solo i buoni esempi di ristorazione a chilometro zero, ma contribuire alla diffusione di pratiche sull'argomento sconosciute che potrebbero rivelarsi valore aggiunto".

"L'etichettatura della C02 dei prodotti turistici, ad esempio – continua Mazzocchi – potrebbe dimostrarsi un punto di forza per il richiamo turistico nelle province e nei 378 comuni del Lazio. Così come l'adozione alberghiera del marchio Ecolabel: ad oggi, nella regione, non c'è stata nemmeno una richiesta di certificazione da parte di imprenditori di agriturismi di questa specifica certificazione". 

"Spingere su questo terreno – conclude Mazzocchi – rappresenta la giusta direzione per far convergere sul territorio quei concetti chiave su cui l'amministrazione Polverini sta puntando per la riqualificazione del settore agroalimentare in tutti i suoi aspetti: qualità, genuinità, tradizione e risparmio".

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