Tivoli, sciopera il Centro Terapia Fisica: tutti su viale Trieste per lo stipendio. Resta aperta la dialisi: “un obbligo morale verso i nostri pazienti”

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Salute & Dintorni da Yari Riccardi Commenti

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La crisi della sanità colpisce anche a Tivoli. Stavolta non l’ospedale, ma il Centro di terapia fisica e ginnastica medica Srl: i 56 dipendenti sono scesi ieri in piazza, a Viale Trieste, per protestare contro il mancato pagamento dello stipendio, ormai da 4 mensilità, e della tredicesima. La struttura è accreditata alla Regione, e come spesso accade, i problemi nascono dai mancati saldi della convenzione: da qui la protesta. Una situazione delicata, che va a colpire le famiglie con un solo stipendio, già particolarmente colpite dall’attuale situazione finanziaria locale e non solo. I sindacati, nello specifico la Cgil, spiegano che la situazione era stata resa loro nota già da dicembre, in un “incontro con l’azienda che ci ha esposto la grave situazione economica in cui versa, comunicandoci anche che si erano già esposti economicamente con le banche per anticipare gli stipendi fino ad agosto e che non sono più in grado di sostenere questa situazione. E’ vero che la regione non sta pagando ma il rischio di impresa è soltanto dell’azienda e i lavoratori non possono più sopportare questo disagio che li sta mettendo in ginocchio”. Il Centro chiarisce che l’ultima tranche di pagamenti risale a maggio, e notizie chiare per il futuro non ne arrivano, anzi, c’è il classico gioco dei rimandi e dello scaricabarile. Prima il bilancio, poi il piano di rientro: i salti mortali della struttura ora non bastano più, o perlomeno, “siamo sempre riusciti a garantire i servizi perché come sanità abbiamo anche degli obblighi morali e non possiamo far ricadere sull’utenza i nostri problemi”. E infatti, nella giornata di sciopero, l’unico reparto del centro rimasto aperto è stata la dialisi. 

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