Crateri, cabine elettriche aperte, recinzioni divelte e buio a un passo dai bimbi che giocano: ecco la pineta di Guidonia

In Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

Condividi

Nelle nostre scorribande nel degrado urbano di Guidonia avevamo dimenticato una tappa importante. Ce l'ha ricordata una telefonata in un pomeriggio di gennaio. Dall'altra parte del cellulare il consigliere comunale dell'IdV Emanuele Di Silvio. Nella pineta di Guidonia qualcuno – certamente con validi motivi – ha tagliato un albero. Saranno stati probabilmente i vigili del fuoco per ragioni di sicurezza, ovviamente non discutiamo quello. Discutiamo il modo in cui la pineta è stata lasciata. E le foto parlano da sole. Un vero e proprio cratere domina una piazzola dove sono posizionate alcune panchine. Barriere per evitare che qualcuno – nello specifico bambini – cada dentro tale buca? Certo che ci sono! Un nastro segnaletico messo a circa 50 centimentri da terra – scavalcato senza alcun tipo di problema, lo avrebbe fatto anche un bambino – e una barriera "morbida", che di fatto si alzava da terra di pochi centimetri. Non finisce qui. Di Silvio ci fa notare la cabina dell'Enel, perfettamente funzionante ma tranquillamente aperta. E i bimbi giocavano a pochi passi. In tutto questo un pezzo di recinzione della ferrovia era praticamente divelto, e l'intera zona era al buio. Anzi no. L'unico lampione funzionante era intermittente. Forse l'hanno scambiato per una illuminazione natalizia. Praticamente, una parte di pineta – quella per i bambini – alle cinque di pomeriggio è Mordor, la Terra del Signore Oscuro. L'altra, il parco Caduti di Nassirija, è Las Vegas. Non che vada male, anzi, è bello vedere la pinetina addobbata a festa. Ma magari, per la sicurezza degli utenti, un paio di luci funzionanti andrebbero messe anche dall'altro lato della strada. C'è una buona notizia: l'intervento tempestivo dei Vigili Urbani per implementare la "recinzione", se così si può chiamare. La cabina è stata chiusa, altro nastro segnaletico è stato messo. Resta il degrado, e il buio. Quello che a Guidonia, al calar del sole, la fa da padrone in diverse zone. Manca solo Sauron, e Mordor è praticamente pronta. Qualcuno chiami Peter Jackson, magari ha bisogno di nuove ambientazioni per i suoi film.

     

     

     

    

   

Condividi