Monteverde, aggredito e insultato il blogger Adinolfi Solidarietà da Alemanno, Polverini e Zingaretti

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Aggredito e insultato da otto giovanissimi, quasi tutti minorenni. La vittima è Mario Adinolfi, blogger e giornalista, che ha denunciato tutto ai carabinieri della capitale. Su Facebook ha raccontato la dinamica dei fatti, che risalgono alla serata di ieri. La targa di uno dei motorini usati dai ragazzi (e che Adinolfi è riuscito ad appuntarsi) apparterebbe ad un giovane della zona di Torrevecchia. Uno di loro aveva la testa rasata. “Alle 23.30 mi trovavo ad attraversare la strada all'intersezione tra via dei Colli Portuensi, circonvallazione Gianicolense e via Gasparri – ha scritto stamattina il direttore di The Week – Quattro motorini, particolarmente euforici perché il sabato sera bisogna esserlo, decidevano di giocare alla caccia al pedone. Li ho mandati sonoramente a quel paese, sembrava la solita idiozia che si vive sulle strade romane, invece gli otto occupanti dei mezzi decidono di venire a sbarrarmi il passo mentre camminavo sulla piazzola di circonvallazione Gianicolense all'altezza del civico 390. Li ho guardati in faccia. Tutti ragazzini, forse non c'era neanche un maggiorenne. Tutti in cerca di sballo, qualcuno ha riconosciuto "er ciccione della tv". E proprio al grido di "ciccione" il più bassino, quello che evidentemente deve dimostrare qualcosa agli altri e vuole una medaglia di malinteso "coraggio" da appuntarsi sul petto, parte con un destro sul mio labbro e con un colpo di casco che s'abbatte sulla mia arcata soppraciliare sinistra. Tutto molto doloroso”. Adinolfi, però, ha saputo reagire: “Anche otto contro uno, per fortuna, ho una mole convincente: sono grosso e so difendermi. Uno degli otto richiama all'ordine il ‘Boccia’, quello che mi ha colpito, inconfondibile nella sua testa rasata e dà l'ordine di ritirata. Il Boccia dice al suo "complice" in sella al motorino di coprire con il casco la targa. Troppo tardi, l'ho mentalmente appuntata”. Ci sono stati anche dei testimoni, ma nessuno è intervenuto. “Tre persone hanno assistito all'aggressione – scrive Adinolfi – Un signore cinquantenne si avvicina per sincerarsi delle mie condizioni e per dire qualche parola di circostanza contro quei ragazzini balordi. Penso che poteva pure intervenire mentre mi colpivano, invece di fare solo lo spettatore, ma deve essere la mia rabbia del momento. E' umano avere paura”. I medici del pronto soccorso gli hanno riscontrato ecchimosi, edema, ferite lacero-contuse. “Niente di terribile. Ma il turbamento è profondo”, aggiunge ancora il blogger. Adinolfi ricorda lo scontro verbale che lo ha visto protagonista, alla fine di dicembre, con Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale. Nel corso della trasmissione Agorà, su Rai Tre, Sallusti disse: “Io vorrei che qualcuno lo picchiasse”, riferendosi ad Adinolfi. Solidarietà è stata espressa dalla istituzioni locali romane.  "Esprimo a Mario Adinolfi la mia solidarietà per l’aggressione di cui è rimasto vittima ieri sera. La violenza, qualsiasi ne sia la motivazione, non deve trovare spazio nella nostra città. Di Adinolfi è nota ed apprezzata l’onestà intellettuale, l’obiettività e la coerenza, qualità rare di questi tempi, testimoniate proprio dall’equilibrio con il quale lo stesso Adinolfi ha raccontato quanto avvenuto. Proprio per questo, condanno con fermezza l’accaduto, auspicando che le forze dell’ordine identifichino al più presto questa banda di bulli", afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.  “Voglio esprimere la mia solidarietà a Mario Adinolfi, per l'atto di violenza subito”, sottolinea il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.  “Si tratta di episodi gratuiti e privi di ogni logica, come denunciato dallo stesso Adinolfi. Mi auguro – conclude Polverini  – che quanto prima siano individuati e puniti i responsabili”.  “A Mario Adinolfi, vittima ieri sera a Roma di una assurda aggressione da parte di alcuni giovanissimi, invio la mia piena solidarietà. Qualsiasi atto di violenza deve essere sempre condannato con assoluta fermezza e risolutezza, in primo luogo dalle istituzioni. Sono sicuro che le forze dell’ordine sapranno assicurare alla giustizia gli aggressori che si sono macchiati di un gesto così inqualificabile", dichiara il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. 

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