Chiude il campo nomadi abusivo de La Martora. Sgomberate le circa 400 persone presenti, oggi le ruspe abbattono le ultime case di fortuna rimaste in piedi e poi comincerà l'opera di bonifica dell'intera area. Il sindaco Gianni Alemanno, l'assessore alle politiche sociali Sveva Belviso e il presidente del Municipio V Ivano Caradonna hanno visitato il "cantiere" de La Martora. "Sottolineo come questo campo fosse meno conosciuto rispetto a Casilino 900 ma è un campo abusivo, tollerato da oltre 30 anni – ha detto Alemanno – qui si viveva sopra una discarica a cielo aperto senza alcun controllo di legalità e senza alcuna possibilità di integrazione". Bosniaci, serbi, slavi, franco-algerini: diverse le etnie nel campo a ridosso della Collatina. Gli occupanti sono stati tutti ricollocati, per gruppi familiari, dopo il fotosegnalamento iniziato a maggio, in tutti i campi autorizzati: Salone, Camping River e Castel Romano. Circa 50 di loro però sono stati allontanati perchè avevano precedenti penali e perchè soggetti pericolosi. "Lo sgombero cambia il volto di questo quartiere e dimostra che stiamo facendo sul serio – ha continuato il sindaco – il piano nomadi va avanti, magari faticosamente, perchè ci sono i campi da aprire e problemi da risolvere. Intanto il fotosegnalamento procede negli altri campi. L'obbiettivo di cancellare tutti i campi abusivi verrà portato a termine". Anche l'assessore Belviso ha espresso soddisfazione per la nuova chiusura del campo: "E' una grandissima soddisfazione. Abbiamo chiuso due campi della 'vergogna' di Roma in 10 mesi. Il prossimo sarà Tor de Cenci, è un campo impegnativo e poi il piano nomadi andrà in discesa. Da La Martora sono stati trasferiti 60 nuclei familiari ed è stato un trasferimento concordato".
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