Da Scarpati a Tirabassi all’Adriano va di scena la protesta: spettacolo in sciopero per dire “basta tagli alla cultura”

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In tanti stanno cominciando ad affollare il cinema Adriano. Se Ennio Fantastichini sorregge il cartello "Basta tagli alla Cultura", Giulio Scarpati presidente dell'associazione attori incalza con le motivazioni dello sciopero di oggi: "In questo settore non ci sono regole e cosi' e' più facile l'assistenzialismo e clientelismo. Fondamentali sono gli sgravi fiscali per chi investe nel cinema col rifinanziamento dei tax credit e tax shelter. Il ministro Bondi ha dato la sua disponibiita' ma questi interventi vanno messi in atto da subito. E ancora fondamentale e' bloccare la delocalizzazione delle produzioni cineaudiovisive all'estero. Il fatto che si girino all'estero fiction e altri film con fondi pubblici, come quelli della Rai, significa togliere al settore una possibilita' di guadagno. Basti solo considerare che su 220 giornate lavorative dello scorso anno, il 60 per cento sono state all'estero. E' un momento di grande crisi: dietro la mia faccia nota ci sono tanti giovani attori che sono a spasso. Io mi faccio interprete dei loro bisogni. Si contano 250mila lavoratori nell'audiovisivo, ma l'indotto e' ancora più ampio. Noi siamo i titoli di testa ma nei titoli di coda c'e' gente che lavora". Arrivano tra gli altri, Marco Risi, Francesco Siciliano, Blas Roca Rey, Mimmo Calopresti, Giorgio Tirabassi.

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