La polizia municipale ha sequestrato stamattina il cantiere delle "Ville di Massimo" in via Fosso di Dragoncello. Gli agenti della sezione della municipale presso il Tribunale di Roma hanno proceduto al sequestro dell'area al termine di un'indagine iniziata la scorsa estate quando un uomo aveva denunciato di aver acquistato dal consorzio due immobili, pagando con assegni 160mila euro, ma i lavori non erano andati avanti. A quanto si apprende, non è stato riscontrato nessun titolo che consentisse la possibilità che in quell'area sorgesse qualsiasi tipo di costruzione. Per gli inquirenti sarebbero circa 200 le persone cadute nella rete per un giro d'affari di circa 8-9 milioni di euro.
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