Rugantino e' una storia d'amore, de sangue, de passioni e de morte. Gia', anche de morte. Perche' Roma era l'unica citta' dove se moriva, dove i francesi se so presi la Gioconda e c'hanno lasciato solo la ghigliottina". Enrico Brignano condensa in pochi versi, declamati con foga romanesca, il cuore del "Rugantino" che come regista e interprete portera' al Sistina dal 24 novembre, oggi presentando lo spettacolo in Campidoglio al fianco del sindaco Gianni Alemanno, oltre a tutto il cast. E con il primo cittadino orchestra un siparietto di battute. Ricordando l'epopea di Rugantino sullo sfondo della Roma di primo Ottocento, Brignano apostrofa il sindaco: "Forse il sindaco che non e' di Roma non lo sa com'era Roma". "Guarda che sono quarant'anni che sono a Roma e le cose le ho imparate bene", replica divertito il primo cittadino. E se Alemanno, poco prima, aveva donato una medaglia di Roma al maestro Armando Trovajoli, autore delle memorabili musiche di Rugantino, prima fra tutte "Roma nun fa la stupida stasera", e' stato poi Enrico Brignano a fare un omaggio al sindaco: una felpa con scritto davanti "Rugantino" e sul retro "Roma ce semo, Aiutame tu!". "Vogliamo fare questo regalo al sindaco della nostra citta' – ha detto Brignano – che magari non ha santi da pregare in Paradiso se qualcuno ogni tanto dice cavolate. Una felpa che lo terra' caldo nei periodi freddi di questo duro inverno". E se qualcuno in sala chiede al sindaco il motivo della sua vicinanza a Rugantino, Alemanno risponde: "E' importante essere qui oggi perche' ci sono scadenze di celebrazioni come i 140 anni di Roma Capitale che devono essere comprese anche su lunghezze d'onda più popolare. Poi, volevo essere al fianco di Brignano perche' ha affrontato una bella sfida. Tutti i più grandi della comicita' romana sono passati per questa sfida di Rugantino. Infine, volevo rendere omaggio al maestro Trovajoli, che tra l'altro dirigera' dal vivo l'orchestra della prima".
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