Caso Cogei, oggi l’incontro al comune di Guidonia. Il 12 novembre le 3 aziende si vedono a Milano: lavoratori in piazza ad aspettare buone nuove. Il 15 la promessa degli stipendi

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Si è svolto oggi un incontro tra i rappresentanti delle tre aziende che compongono l’ATI che si occupa della raccolta dei rifiuti e dell’igiene ambientale e l’amministrazione comunale di Guidonia. Parliamo dell’Aimeri – azienda capofila – dell’Erica e della Cogei. Un incontro che ha visto spettatori molto interessati i 16 dipendenti della Cogei che non percepiscono lo stipendio da 1 mese. E che proprio nella giornata di oggi hanno effettuato uno sciopero dei servizi da loro effettuati, nello specifico raccolta del rifiuto differenziato e spazzamento. “L’azienda – ha spiegato Sandro Proietti, coordinatore regionale dell’igiene ambientale per la CGIL – ha garantito i soldi, i salari di settembre e ottobre, per lunedì 15 novembre. Noi, nell’attesa, abbiamo predisposto una vertenza verso tutta l’ATI, che andrà avanti senza le garanzie necessarie”. Tra le altre cose che ci hanno spiegato sindacalista e dipendenti, c’è anche un punto che riguarda i versamenti per la pensione. “Non vengono assegnati – continua Proietti – ai dipendenti i versamenti integrativi sia rispetto alla quota dell’azienda, sia a quella del lavoratore”. Questa è più o meno la situazione. Il problema esiste tra le ditte dell’ATI.

Tornando all’incontro di questo piovoso lunedì 8 novembre, un solo dato certo è uscito fuori. Il 12 le tre ditte si incontreranno a Milano per discutere della situazione. Fino a lì “aspetteremo – ha spiegato il sindacalista della CGIL – ma se non ci verranno garantiti gli stipendi ogni 15 del mese, lo stato d agitazione andrà avanti, non faremo un passo indietro”. Anche i lavoratori presenti al di fuori di palazzo Matteotti, dove si è svolto l’incontro, hanno confermato una certa preoccupazione. “A noi oggi è cambiato poco o nulla – hanno spiegato – in quanto l’unica cosa che volevamo era un atto concreto che ci desse la certezza dello stipendio ogni 15 del mese, come da contratto”.

In tutto questo, a parte i dipendenti, la parte lesa è il comune di Guidonia, che oggi si è ritrovato con le strade piene di immondizia. Rubeis, che ha partecipato all’incontro, ha detto di ritenere “incredibile che una azienda (la Cogei) che si aggiudica una partecipazione del 15 per cento in Ati di un appalto di 50 milioni di euro non abbia 40mila euro disponibili per far fronte alla spesa corrente relativa agli stipendi dei suoi 15 dipendenti. Come è incredibile che dopo appena due mesi – il comune non ha liquidato le fatture relative agli ultimi due mesi – la risposta del sindacato e dei lavoratori sia quella di uno sciopero che priva la città di un servizio essenziale. In Italia, gli enti pubblici pagano mediamente le aziende a 180 giorni, ad un anno, quelle imprese allora che dovrebbero fare, e che avrebbe fatto Cogei?”.
Un incontro che comunque è servito per dirimere una questione aperta tra le consociate. Sotto la mediazione del comune, comunque soggetto esterno rispetto all'oggetto del contendere, e come da capitolato d'appalto, le tre società presenti nell'Ati “hanno convenuto che ciascuna per la propria competenza e importo – chiude il sindaco – avranno mensilmente la possibilità di scontarsi le fatture”. Una novità, visto che prima di oggi, tale possibilità era riservata alla sola Aimeri, società capolista nell'Ati con una partecipazione del 70%, il rimanente 30 è diviso in parti uguali tra Cogei e Erica.

Dunque, si dovrà aspettare per forza il 12 novembre per avere un quadro più chiaro della situazione. Certo è che da un mese a questa parte, a Guidonia la parola chiave è mondezza. In tutte le sue accezioni. Non molto gratificante per chi ci vive, ma questo, evidentemente, è ciò che passa il convento.

 

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