Due differenti vicende giudiziarie mettono al centro Google. Google Street View è sotto indagine a Roma, mentre gli headers di Google sono nel mirino di una corte federale in California
I guai giudiziari di Google non vanno in vacanza. Google Street View, dopo essere stato redarguito a dovere dal Garante Privacy (che ha dettato nuove stringenti regole per le Google cars), è finito sotto indagine a Roma. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sul servizio Street View, il sistema che vedere strade e luoghi (a livello del marciapiede e a 360 gradi), in molte parti del mondo. Il tribunale laziale vuole stabilire se violi la privacy o meno. È ipotizzato il reato di violazione della privacy, in seguito alla segnalazione del Garante per la privacy. Google ha richiesto scusa per l’errore relativo allo “spionaggio delle reti WiFi” e ha promesso collaborazione con la Giustizia italiana. A fine settembre il Garante della Privacy, Francesco Pizzetti, aveva ordinato a Google di prendere sul serio la grave violazione privacy avvenuta (anche se per errore) con Street View. L’Authority ha bloccato i dati captati dalle vetture di Google per le mappe a 360 gradi di Street View. E, chiusa l’istruttoria in tempi brevi, ha trasmesso gli atti alla magistratura. Avvocati di Google sono Giuliano Pisapia e Giulia Bongiorno.
Più complessa è invece la vicenda giudiziaria in California. La corte federale di San Jose accusa Google di aver illegalmente divulgato ricerche degli utenti: in ballo ci sono gli HTTP referrer headers, i migliori amici dei Search Engine Optimizer (SEO). Lo riporta The Register.(itespresso.it)
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