La Giostra Della Memoria – Enrico Ruggeri – CGD (1993)

In Cronaca & Attualità, Spettacolo, Terza pagina da Pierfrancesco Piseddu Commenti

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Un disco che forse mi ha fatto ricordare, più che rivalutare, un artista italiano degno di nota, un cantante in punta di piedi, a volte, sottovalutato.
Reduce dal lavoro del 1990, "Peter Pan", che in pochi mesi ha venduto più di 400.000 copie, il cantante milanese ritenta il colpaccio nel 1993 con una raccolta di inediti, di live ma anche di brani già famosi che sanno tanto di esche per fare botteghino. Ma proprio fra gli inediti spicca la famosa "Mistero" vincitrice del Festival di Sanremo dello stesso anno. Vero e proprio pezzo rock contornato da giusti assoli di chitarra ma anche, a sorpresa, un testo ben scritto, bravo il nostro Enrico!
Ricicla prontamente "Contessa" in versione live, che non fa mai male, e altri brani composti con i Decibel, gruppo di Ruggeri fondato già nel 1978.
Non tutte le ciambelle riescono col buco però, in "Post-scriptum" per esempio si notano un po' di forzature come la coralità da musica gregoriana regalata a questa canzoncina da 2.05 minuti che chiude il disco quasi a fare da jingle.
Il pezzo che da il nome a questa greatest hits, "La Giostra della Memoria", si presenta con un testo in alcuni casi un po' banalotto ma soprattutto con una parte strumentale veramente deludente, molte campionature, ma sopra qualunque cosa spicca un intro dove domina un agghiacciante flauto di pan. "Il Mare d' Inverno" è geniale e devo dire che mi piace più cantata da Enrico Ruggeri che dalla Bertè, alla quale bisogna comunque riconoscere un ruolo importante nella divulgazione commerciale di questa pietra miliare della canzone italiana. In tutto 16 brani, ottimo disco per chi dovesse decidere di avvicinarsi ora a questo artista. Brani da scoprire quindi, emozioni live che sfruttano l' effetto boottleg, ma anche canzoni ormai conosciute. Ma, cos'è che ancora ci fa vivere le favole? Mistero!! Buon ascolto. Voto 6.5

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