Il Gip Donatella Pavone accoglie la richiesta dell’avvocato di Malagò e revoca il decreto di sequestro preventivo all’indomani della certificazione di agibilità emessa dal Comune
Roma, 19 ott – Conferma arrivata per la rimozione dei sigilli al circolo Aquaniene di Roma. Il Gip Donatella Pavone ha, infatti, accolto la richiesta dell’avvocato Carlo Longari, difensore di Giovanni Malagò, con cui si chiedeva la revoca del decreto di sequestro preventivo emesso contro il circolo dell’imprenditore romano coinvolto, dall’agosto scorso, nella vicenda relativa a presunti abusi edilizi per i mondiali di nuoto del 2009.
In una nota informativa rilasciata dal magistrato, si illustrano le cause che hanno portato alla decisione di riaprire la struttura. In particolare si fa riferimento al rilascio del certificato di agibilità, alla relazione sulla sostenibilità urbanistica, redatto dal comune di Roma, e alla delibera capitolina con cui si riconosce all’Aquaniene lo status di struttura pubblica.
Il circolo di Malagò era finito nel mirino della magistratura in quanto era nato ex novo come struttura privata realizzata per i mondiali, in contrasto con quanto deciso dal Comune con delibera numero 87 del 2005 con la quale si autorizzavano, per l’evento, solo ampliamenti di strutture preesistenti.
In attesa del processo per l’inchiesta sugli abusi edilizi avvenuti per ’Roma 09’, previsti per il prossimo 5 aprile, si è detto ottimista il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro che auspica fortemente anche il prossimo dissequestro dei restanti impianti natatori (Salaria Sport Village, Tevere Remo, Gav e Flaminio Sporting Club, Polisportiva Città Futura, il Roma Team Sport e Roma 70).
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